Stop al piombo sulle Alpi

Rinnoviamo l’appello vista l’imminenza della decisione  da parte della provincia di Sondrio.

>>> FIRMA SUBITO LA PETIZIONE! <<<

Il piombo, metallo tossico per inalazione, contatto e ingestione, è altamente pericoloso per la salute umana e per questo è stato rimosso da una ampia gamma di settori produttivi (benzine, vernici, giochi per l’infanzia, ecc.) ma è ancora ampiamente utilizzato nelle munizioni per la caccia agli animali selvatici.

Le munizioni di piombo disperse negli ambienti naturali, presenti nel corpo degli animali abbattuti e nei visceri degli ungulati lasciati sul terreno dai cacciatori dopo l’abbattimento, rappresentano un rischio fortissimo per la vita degli uccelli selvatici che, se le ingeriscono, possono intossicarsi fino alla morte per saturnismo acuto e cronico. La caccia potrebbe essere praticata senza le munizioni di piombo perché i proiettili costituiti da materiali atossici alternativi (come il rame per la caccia agli ungulati e l’acciaio per le munizioni spezzate) sono ormai fabbricati da tutte le principali aziende produttrici a livello mondiale.

Sulle Alpi e in Europa centro meridionale, la problematica è particolarmente grave come ha dimostrato lo studio di ERSAF – Direzione Parco Nazionale dello Stelvio, Provincia di Sondrio, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZSLER) e ISPRA. Il 44% delle 252 carcasse di Aquila reale e avvoltoi analizzati ha evidenziato valori cronici di piombo superiori al normale e livelli da avvelenamento clinico nel 26% dei casi.

VA INTRODOTTO SULLE ALPI IL DIVIETO URGENTE DI USO DEL PIOMBO DALLE MUNIZIONI DA CACCIA A TUTELA DEI RAPACI PIU’ PREZIOSI

PERCHE’ LA PETIZIONE NASCE A SONDRIO?

Negli ultimi 13 anni, in provincia di Sondrio, sono state condotte numerose ricerche scientifiche ed esperienze pratiche di altissimo livello condotte da ERSAF – Direzione Parco Nazionale dello Stelvio e Provincia di Sondrio in collaborazione con IZSLER di Sondrio e Bologna, l’Università di Veterinaria di Milano e dei cacciatori locali: è stato evidenziato che il 63% dei visceri di ungulati colpiti da arma da fuoco contenevano decine di schegge di piombo, a dimostrazione del rischio elevatissimo per i rapaci che vivono su queste montagne dove, dal 2005 al 2019, su 15 aquile reali recuperate, ben 9 sono morte affette da SATURNISMO CRONICO O ACUTO (pari al 60%).

https://www.facebook.com/parcostelviolombardia/videos/125112479599085

https://www.youtube.com/watch?v=4JB9pmo8DVk&t=9s

Dal 2011, inoltre, il Parco Nazionale dello Stelvio effettua un controllo numerico del Cervo utilizzando solo proiettili monolitici atossici per tutelare le popolazioni di Gipeto (qui presente col 60% della popolazione italiana) e di Aquila reale. Entrambe le specie sono inserite nell’Allegato I della Direttiva Uccelli (147/2009) per la cui tutela l’Italia e l’Unione Europea hanno speso ingenti risorse economiche e mettono in atto speciali misure di conservazione.

IL DIVIETO DEFINITIVO DEL PIOMBO DALLE MUNIZIONI DI CACCIA STA PERESSERE DISCUSSO IN QUESTE SETTIMANE DALLA PROVINCIA DI SONDRIO.

Sondrio è stata la prima provincia italiana ed europea che, dal 2011, ha parzialmente bandito le munizioni con piombo per la caccia agli ungulati. Tuttavia, questa restrizione si è rivelata del tutto insufficiente siccome il numero delle Aquile reali intossicate è raddoppiato!

Per risolvere il problema alla radice è necessario il divieto TOTALE del piombo dalle munizioni da caccia.

Recentemente la Commissione Europea ha incaricato l’Agenzia Chimica Europea (ECHA) di avviare un’istruttoria per introdurre una restrizione all’uso del piombo nella produzione di munizioni da caccia destinate a essere utilizzate sull’intero territorio dell’Unione Europea.

La problematica si può risolvere solo grazie all’impegno di tutti!!

I RAPACI, SI SA, NON HANNO CONFINI. FIRMA PER LE ALPI SENZA PIOMBO!!!