Save the International Eagles (STEI)

COMUNICATO STAMPA 29 March 2011

Save the International Eagles (STEI) vuole mettere in guardia la comunità internazionale sulla minaccia che i parchi eolici e le linee elettriche rappresentano per la biodiversità. Oltre a vari fattori come ad es. gatti domestici, auto e costruzioni le pale eoliche e le linee ad alta tensione spesso uccidono gli uccelli protetti o in via di estinzione come aquile, gru, cicogne, ecc

il presidente STEI, Mark Duchamp evidenzia il fatto che l’industria eolica considera la mortalità degli uccelli nei parchi eolici come minore rispetto ad altre cause. Queste altre minacce hanno già ridotto le popolazioni di uccelli in tutto il mondo, ha detto, e continuano a farlo. “Ma la mortalità causata da parchi eolici e le loro linee elettriche sono fattori nuovi e aggiuntivi, e come la proverbiale goccia che fa’ traboccare il vaso, il suo effetto sommatoria può essere sconvolgente. Come nel caso dell’aquila codacuneata della Tasmania che è condannata all’estinzione dalla mortalità determinata dagli impianti eolici “(1).

Un’altra differenza, dice Duchamp, è che le altre cause non possono essere fermati facilmente, se non del tutto, mentre i progetti eolici mal posizionati possono esserlo.
. La Società spagnola di Ornitologia (SEO), che è membro di Birdlife International, ha recentemente raccomandato di non realizzare più parchi eolici costruiti in aree naturali, ma invece di realizzarli nelle aree urbane e industriali (2).

In un’altra occasione, la società ornitologica ha rivelato che la mortalità degli uccelli causata da parchi eolici e le linee elettriche era molto più alta di quanto si pensasse. Per la regione spagnola di Castilla La Mancha la mortalità si stima a 1,3 milioni di uccelli l’anno “, molti dei quali in pericolo di estinzione come l’aquila imperiale, l’aquila del Bonelli e il grillaio”. E ha aggiunto: “(questo è) un numero considerevole che dimostra che le centrali eoliche hanno una grande capacità di uccisione degli uccelli”. (3)

“Questo è quello che ho dichiarato per 9 anni”, dice Duchamp, “ma solo questo mese una società importante per la conservazione degli uccelli riconosce il pericolo. Durante tutti questi anni sono stato trattato come un eretico, e fui addirittura bandito dal forum di ornitologia dove le mie dichiarazioni provocavano malessere nei professionisti ornitologi

Duchamp ha fondato la International Save Eagles nel 2009, che si occupa di sensibilizzazione sul problema dell’eolico selvaggio e di pubblicare le statistiche di mortalità che la maggior parte delle società nega esservi per gli uccelli.
. Egli lancia oggi il sito web www.savetheeaglesinternational.org in cui i dati di mortalità e loro fonti bibliografiche possono essere utilizzati per contrastare i progetti eolici selvaggi in tutto il mondo.

RIFERIMENTI

(1) – Le centrali eoliche: errore di sospetti da parte di consulenti della Tasmania aquila della Tasmania condanna all’estinzione. www.iberica2000.org/Es/Articulo.asp?Id=4382

(2) – Birdlife SEO: “Castilla-La Mancha” Debe abandonar el viejo modelo de grandes Centrales de Generación eléctrica situadas en plena y Naturaleza alejadas de los puntos de Consumo fomentar y la Generación eléctrica en suelo Urbano “e industriali.
Traduzione: “Castilla-La Mancha” deve abbandonare il vecchio modello di grandi centrali elettriche situate in habitat naturale, lontano da dove l’energia è consumata, e promuovere la produzione di energia elettrica nelle zone urbane e industriali “.
http://www.seo.org/sala_detalle.cfm?idSala=5551&CFID=61202893&CFTOKEN=93998397&jsessionid=aa302686ed74705b2617

(3) – Birdlife SEO: “1,3 millones de Aves al año … número delle Nazioni Unite con notevole el que se demuestra que los Parques eólicos tienen« UNA matar para gran capacidad aves ».”
Traduzione: “1.3 milioni di uccelli l’anno … un numero considerevole che dimostra che le centrali eoliche hanno una grande capacità di uccidere gli uccelli” http://www.laverdad.es/albacete/v/20110308/albacete/parques-eolicos-amenaza-aves- 20110308.html

Vicepresidente STEI per l’Italia
Dr. Jacopo Angelini