Pubblicata la monografia "I Rapaci diurni della Campania"
Stefano Piciocchi, Danila Mastronardi e Maurizio Fraissinet (a cura di), 2011 – I Rapaci diurni della Campania (Accipitridi, Pandionidi, Falconidi). Monografia n.10 dell’ASOIM Onlus. ASOIM Onlus e Assessorato all’Ecologia e alla Tutela dell’Ambiente della
In occasione del suo venticinquesimo compleanno l’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale – ASOIM Onlus – pubblica la sua decima monografia, dedicata ai rapaci diurni della Campania.
Il libro di 256 pagine presenta lo stato delle conoscenze derivante da dieci anni di ricerche di campo indirizzate al censimento e al monitoraggio degli uccelli rapaci diurni.
Ad un primo progetto di censimento basato sulla tecnica di rilevamento degli atlanti ornitologici, si è andato sostituendo, a partire dal 2005, un nuovo progetto, denominato “night and day” dai soci dell’Associazione, perché vi dedicavano un giorno e una notte del loro tempo. Per sei primavere inoltrate (nel mese di giugno in genere), dal 2005 al 2010, sono stati esplorati in maniera molto approfondita, si potrebbe dire palmo a palmo, alcuni territori della Campania di particolare interesse naturalistico. Nelle visite si sono contati ad uno ad uno tutti i rapaci presenti nel territorio. Altri dati, inoltre, sono stati raccolti nel corso del decennio da altri progetti di ricerca e spedizioni ma anche dai Centri di Recupero della Fauna Selvatica presenti sul territorio regionale.
Un decennio di ricerche sul campo che ha coinvolto una quarantina di volontari e che ha prodotto una mole notevole di dati, al punto che è stato possibile raccoglierli in questo libro, fornendo un quadro ampio e completo sullo status di tutte le specie di rapaci diurne note per la Campania.
Complessivamente in Campania sono note 29 specie, 12 sono nidificanti, 11 sono migratrici e svernanti, 6 di sola comparsa accidentale. Tra le specie migratrici figura anche il Capovaccaio, un piccolo avvoltoio che ha nidificato in provincia di Salerno fino agli anni ’70.
Per ciascuna specie nidificante, migratrice e svernante c’è un’ampia trattazione che ne illustra l’areale, l’ecologia, lo status popolazionistico e conservazionistico a livello planetario ed italiano, per poi soffermarsi sulla situazione campana con una trattazione approfondita e puntuale sulla distribuzione, la consistenza popolazionistica, lo status conservazionistico, gli andamenti popolazionistici e quanto altro sia emerso di interessante nei dieci anni di rilevamento sul campo. Per le specie nidificanti viene pubblicata anche una cartina regionale con l’areale riproduttivo, mentre per alcune specie svernanti vengono pubblicati i dati dei censimenti invernali. Le specie accidentali sono trattate in un capitolo a parte. Il testo riporta anche alcuni elementi per il riconoscimento delle specie in volo.
Ma il libro non si esaurisce nell’analisi delle singole specie. Dopo una bella presentazione di Francesco Petretti e dei rappresentanti istituzionali della Regione Campania, nonché un abstract in lingua inglese, vengono ospitati capitoli dedicati alla sistematica, ai metodi di ricerca utilizzati e alla geografia della regione: un capitolo, questo, particolare perché i curatori hanno voluto riprendere un testo pubblicato dal compianto prof. Mario Milone, fondatore dell’ASOIM, nella prima monografia dell’Associazione, volendo in tal modo ricordare, in occasione del traguardo delle dieci monografie, l’illustre zoologo scomparso.
C’è una terza parte, infine, dedicata ai rapporti tra i rapaci e l’uomo in cui compaiono capitoli dedicati ai Centri di Recupero della Fauna Selvatica che, con varie vicissitudini e diverse alternanze, da decenni, grazie all’abnegazione di volontari, operano per recuperare e reimmettere in natura animali feriti, sulle principali forme di disturbo umano che incidono non poco sulla sopravvivenza di tali specie nella regione e alcuni capitoli scritti da veterinari della ASL Napoli 1 e della Facoltà di Veterinaria, Dipartimento di Patologia e Sanità Animale, dell’Università degli Studi Federico II di Napoli, sulle condizioni necessarie per operare in un Centro di Recupero della Fauna Selvatica, su di un caso clinico relativo ad un intervento chirurgico su di un Poiana, sugli studi epidemiologici che vengono condotti su tali animali.
Come di consuetudine per le monografie ASOIM il libro si conclude con un’ampia bibliografia specialistica ed è estremamente curato dal punto di vista grafico, sia per la linea editoriale sempre impeccabile e gradevole, sia per l’elevato numero di fantastiche e spettacolari fotografie che ritraggono ambienti e uccelli.
In chiusura una considerazione sulla produzione editoriale dell’ASOIM Onlus. Dieci monografie ornitologiche in 25 anni, 3 negli ultimi tre anni, sono una realtà culturale di grande rilevanza che merita attenzione. In primo luogo quasi tutte le monografie rappresentano il risultato finale di anni di ricerche sul campo (fa eccezione solo la quinta che ospita gli atti di un convegno), a dimostrazione di un’attività di ricerca scientifica intensissima, in secondo luogo va rimarcato il sostegno di enti pubblici e privati che in questi anni hanno dato fiducia, ben ripagata, in questa realtà scientifica, peraltro costituita da volontari, che ormai rappresenta una delle tante eccellenze culturali della Campania.
Per avere una copia inviare una donazione di 15 euro (che comprende anche le spese di spedizione) al conto corrente postale ccp n. 77237360 intestato a “Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale”. L’ASOIM Onlus utilizza questi fondi per i propri fini istituzionali di ricerca scientifica e conservazione della natura