Nuovi impianti sciistici a Ovindoli (AQ)
Il 12 dicembre il Comitato per la Valutazione dell’Impatto Ambientale della Regione Abruzzo ha approvato la realizzazione di nuove infrastrutture per lo sci nella Valle delle Lenzuola in comune di Ovindoli (AQ). Si tratta di una zona intatta, nel cuore del Parco Naturale regionale del Sirente Velino, sito di importanza prioritaria ai sensi della Direttiva Habitat, Zona di Protezione Speciale ai sensi della Direttiva Uccelli, ecc.
La zona è abitualmente frequentata dall’orso marsicano ed è ambiente importante per aquila reale, grifone, coturnice, gracchio corallino, fringuello alpino, sordone, ecc.. Inoltre vi sono habitat prioritari e specie botaniche minacciate.
Pensavamo che i vincoli gravanti sulla zona, ampiamente documentati da lettere inviate ai competenti organi della Regione, avrebbero costituito una barriera adeguata contro questo progetto (costo complessivo, per ora, 12 milioni e 800.000 euro, a carico dei contribuenti).
Chiaramente ci siamo sbagliati. L’unica speranza per fermare questo scempio è il ricorso al TAR, come è stato fatto per un progetto di lottizzazione in comune di Rocca di Mezzo, dove i ricorrenti (la LIPU) hanno vinto sia al TAR che al Consiglio di Stato. Altri progetti molto preoccupanti si stanno addensando nel Parco Nazionale della Majella, come ho già scritto qualche tempo fa, e il presidente del Parco, recentemente nominato dal Ministro Costa, sembra essere totalmente a favore di queste iniziative.
Per la tutela della coturnice, presente in Abruzzo con quella che risulta essere la popolazione più importante d’Italia, siamo intervenuti più volte presso la Regione per chiedere che ne sia vietata la caccia in tutto il territorio regionale. Naturalmente non ci hanno neanche risposto, secondo una buona abitudine della burocrazia regionale e statale, e non hanno tenuto in alcun conto neanche la proposta che abbiamo fatto, a livello di calendario venatorio, di proibirne la caccia, in via transitoria, almeno nella zona del Monte Greco, nell’area contigua del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (e dove, per inciso, ci sono altri progetti di sviluppo sciistico, per collegare gli impianti di Monte Godi con quelli di Roccaraso).
Benissimo quindi cercare di ottenere il divieto di caccia alla coturnice, ottimo strumento di conservazione nel breve periodo, ma se non si riesce a porre un freno efficace all’aggressione al territorio la coturnice (e con essa diverse altre specie tra cui anche l’orso marsicano) è destinata a scomparire.
L’aggressione alla montagna sta diventando un problema sempre più grave non solo sull’Appennino ma anche sulle Alpi. A Cortina ad esempio, in vista dei Mondiali del 2021, e nelle zone circostanti, la regione Veneto assicura che ci sono 80 milioni di euro per tanti nuovi impianti sciistici anche in zone finora integre, e grandi lavori sono già iniziati come sulle pendici delle Tofane.