Lettera al Presidente Sergio Mattarella
C’è una questione urgente che rivolgo all’attenzione di tutti. Riguarda la recentissima approvazione della Camera dei Deputati dell’emendamento 78.015 che va a modificare la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio). Entro fine dicembre 2022, ossia 5 giorni da oggi 25 dicembre, questo emendamento sarà presentato e votato al Senato.
La malaugurata eventuale approvazione della modifica a questa importantissima legge, espressa dall’emendamento 78.015 incluso, chissà perché, nella Legge di Bilancio 2023 in fretta e furia, porterà, dopo più di quarant’anni di protezione della fauna selvatica duramente conquistata, cacciatori ed armi dentro le aree urbane, le aree naturali protette (Parchi Nazionali, Regionali e Riserve naturali) e non, e dentro le proprietà private d’Italia.
Ricordo che l’Italia, in qualità di Stato Europeo, è sottoposto all’osservazione delle due più importanti direttive europee in materia di protezione ambientale e della biodiversità: la Direttiva Habitat (92/43/CEE del 21 maggio 1992) e la Direttiva Uccelli (2009/143/CE). Questo emendamento è, a mio parere, un evidente assalto alle appena citate due Direttive, ma anche alle Leggi italiane con le quali queste Direttive sono state recepite e a quelle che si esprimono a protezione della fauna selvatica e dei suoi necessari ambienti naturali di vita.
Inoltre, un così totale “sguinzagliamento” di cacciatori ed armi senza più alcun controllo né da parte dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), né da parte delle ormai sempre più irrisorie Forze dello Stato deputate alla protezione ambientale (Carabinieri Forestali), non prendendo in considerazione inoltre i pareri di CNR, università, società scientifiche e accademie, provocherà senza ombra di dubbio il crollo di quelle già fragili condizioni di vita che la fauna selvatica sta affrontando con fatica ormai da decenni.
Direi quindi che in quanto cittadina italiana ed europea ma, a maggior peso che avverto, in qualità di essere vivente di questo pianeta ormai sempre più vicino al collasso dei suoi ecosistemi naturali a causa dell’uomo, non posso restare ferma a guardare. Così oggi, giorno di Natale che rimanda alla “nascita” e quindi alla vita, ho sentito il dovere di inviare una Lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per tentare di contrastare questa assurda logica della morte di altri viventi come me, i quali però non hanno voce e non hanno diritti, nonostante l’Art. 9 della nostra Costituzione espressamente li tuteli, almeno a parole. Quindi incostituzionalità e logica della morte camminano a braccetto sotto il silenzio dei maggiori mezzi di informazione.
“Cui prodest?” diceva Seneca, ossia “a chi giova?”
Questa breve nota quindi vuole essere un invito ad informarsi ed agire, con l’auspicio che altre persone, tantissime, italiane e non, si uniscano in modo corale scrivendo urgentemente al Presidente della Repubblica ed unendosi alle associazioni ambientaliste che stanno facendo scudo a questo assurdo emendamento, contestato anche dalle associazioni scientifiche, per difendere la Vita e gli ambienti naturali. La Natura e la Biodiversità che ospitano la nostra Nazione erano qui già molto tempo prima che fosse dichiarata tale, molto prima di noi; a loro dobbiamo tutto. A loro dobbiamo rispetto e protezione.
Per scrivere al Presidente della Repubblica si può andare al seguente link sul sito web della LAV:
La Natura ringrazia.