Importanti presenze di grifoni sulle montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e zone circostanti nell’estate-autunno del 2013
I Grifoni (Gyps fulvus) furono reintrodotti sulle montagne abruzzesi con due progetti successivi e cioè tra il 1994 e il 2002 nella Riserva Naturale dello Stato del Monte Velino (64 individui) e successivamente, tra il 2001 e il 2002, alle falde del Monte Genzana, in comune di Scanno (33 individui). Nel periodo di poco successivo a queste ultime liberazioni le osservazioni di grifoni nel PNALM e dintorni furono piuttosto frequenti. Ma poi, gradualmente, gli individui liberati andarono ad unirsi alla colonia del Monte Velino e le osservazioni nella zona del PNALM divennero assai scarse.
Nell’estate-autunno del 2013 invece gli avvistamenti in quest’ultima zona si sono fatti assai più frequenti. In agosto: 6 individui su un puledro morto, nella parte laziale, a campo di Grano in comune di Pescosolido, 2 individui sul Monte Meta in volteggio, 1 esemplare sopra Villalago, 9 individui infine volteggianti sopra passo Godi. In ottobre: prima 12 e poi ben 30 individui vengono a lungo osservati in volteggio sopra Frattura, frazione di Scanno, 7-8 individui in volo nella zona della Cicerana. Inoltre vi sono osservazioni meno precise, ma comunque attendibili e sempre riguardanti la zona del PNALM e soprattutto il settore orientale dello stesso, sia nei due mesi di agosto e di ottobre che anche nel mese di settembre.
Vedremo se anche nel 2014 verrà confermato o meno questo aumento rilevante delle presenze del Grifone nella zona del PNALM. Questo territorio è certamente ricco di risorse alimentare costituite dall’abbondante (anche troppo) bestiame domestico al pascolo brado oltre che dagli ungulati selvatici. L’estate del 2013 è stata caratterizzata da numerosi temporali nella zona che hanno provocato la morte per folgorazione di diversi animali al pascolo e questo, secondo alcuni, potrebbe aver aumentato le possibilità per i Grifoni di trovare carcasse disponibili, oltre a quelle risultanti dalla predazione esercitata dai lupi e dai cani vaganti.
Vi terremo informati.
Stefano Allavena