Centinaia di uccellini salvati sulla Sila grazie a un eccezionale intervento
Il 22 marzo scorso, intorno alle 13:30 sulla Strada statale 107 “Silana-Crotonese”, all’altezza del bivio nord per San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, uno stormo di migliaia di lucherini si è posato sulla careggiata stradale, molti uccelli sono finiti investiti e uccisi dalle auto in transito ma per fortuna molte centinaia sono state salvate grazie a un provvidenziale salvataggio attuato da due soci calabresi di ALTURA. Il primo a intervenire è stato Gianluca Congi, che stava transitando per caso, essendo di ritorno da un’escursione ornitologica effettuata sui monti della Sila.
Gianluca Congi presta servizio nel Corpo della Polizia Provinciale di Cosenza ed inoltre è un noto appassionato e studioso di uccelli. Poco dopo gli è andato incontro il responsabile calabrese di ALTURA, Salvatore Salerno, comandante la Stazione Parco dei Carabinieri Forestali di Cotronei, che gli ha prestato un fondamentale aiuto. Sul posto sono stati chiamati anche l’ANAS e le guardie volontarie della LIPU. Moltissimi lucherini, ma anche fringuelli e qualche frosone, attratti dal sale cosparso per sciogliere il ghiaccio, avevano invaso tutta la sede stradale, in un tratto alquanto pericoloso a causa di auto e mezzi pesanti che sfrecciavano ad alta velocità.
E’ stata una difficile operazione di salvataggio, una vera corsa contro il tempo al fine di salvare questi splendidi uccelli, tra l’altro tutti appartenenti alla fauna selvatica protetta e particolarmente protetta anche ai sensi di Convenzioni e Direttive internazionali.. Gli uccelli si alimentavano dei granelli di sale, nonostante il transito di auto e camion, e pertanto, molti di loro sono morti investiti e schiacciati sotto le ruote. Una mattanza incredibile, non c’era verso di allontanarli da quella maledetta strada, a detta dei soccorritori sembravano come “drogati”, probabilmente sotto gli effetti tossici del sale.
Secondo Gianluca Congi, stando alla lettura di alcuni studi fatti in particolare all’estero, il sale utilizzato sulle strade nel periodo invernale, provocherebbe una serie di reazioni anomale specie nei Fringillidi. Gli uccelli consumano il sale non solo per soddisfare un bisogno fisiologico associato a una dieta prevalentemente vegetariana, ma anche per aiutare la digestione. Il comportamento aberrante degli uccelli esposti al sale stradale è stato documentato da molti osservatori ed è indicativo di tossicosi, ciò spiegherebbe l’osservazione di lentezza nei movimenti, l’assenza di paura o la riluttanza a spostarsi nonostante la massiccia presenza dei veicoli in transito, fenomeni che sarebbero stati già osservati in alcuni studi fatti in Canada.
Una serie di azioni è servita a salvare la vita a centinaia di uccelli, giacché dapprima si è tentato in ogni modo di dissuaderli e allontanarli, ma con scarsi risultati, e gli animali ritornavano immancabilmente sulla strada. Pertanto si decideva di rallentare il flusso veicolare ed in alcuni momenti di bloccarlo. La soluzione al grave problema è giunta quando Gianluca e Salvatore hanno avuto la brillante idea di reperire dell’avena, fornita da Giovanni Nuccarini, un rivenditore locale che ha appositamente aperto il negozio. Sul posto e per almeno 300 metri, fuori dalla carreggiata stradale, sono stati cosparsi circa venticinque chilogrammi di avena. Con quest’ultima azione, lo stormo è stato distolto dal sale e miracolosamente è sparito dalla strada per andare a foraggiarsi al limite del bosco, in una zona certamente molto più sicura.
Quella di Congi e Salerno si è rivelata un’idea geniale che ha salvato la vita a diverse centinaia di creature. Molti uccelli non ce l’hanno fatta, almeno un centinaio sono deceduti, in grandissima parte lucherini. Sulla strada sono stati tratti in salvo pure alcuni esemplari rimasti solo tramortiti e che poco dopo hanno spiccato il volo con successo. Un bell’intervento a tutela della preziosa avifauna, grazie alla sensibilità e alla grande competenza dei nostri due soci, con i quali hanno validamente collaborato sia l’ANAS e che la LIPU.