Ancora un ritorno della grande regina
Non si arrestano le ricolonizzazioni di Aquila reale nell’Appennino centrale. Quest’anno, nel Lazio, è stata la volta di un vecchio sito ubicato in una Riserva naturale regionale dove la specie era assente da circa un trentennio.
Nel mese di febbraio di quest’anno una coppia formata da una femmina adulta e un maschio subadulto è stata osservata dal sottoscritto mentre era intenta a riordinare il vecchio nido utilizzato nel passato fino agli anni ’70. In questo nido, negli anni di assenza delle aquile, si è riprodotta con regolarità una coppia di Falco pellegrino che ora si è spostata, forzosamente…, nel versante opposto della gola. Nell’ultima decade di marzo è avvenuta la deposizione e negli ultimi giorni di luglio si è involata la giovane aquila che ha così riempito con i suoi insistenti richiami l’impervia gola dopo tanti anni di…silenzio.
Con questa ricolonizzazione salgono a 11 le coppie di aquila reale nel Lazio. Nell’ultimo decennio in questa regione si è registrato un aumento di 4 coppie territoriali che corrisponde al 57% dell’intera popolazione regionale. Nell’Appennino centrale un tale trend positivo si è tradotto, sempre nell’ultimo decennio, in un aumento da 36 alle attuali 48 coppie (+33%).
La nuova coppia insediatasi in provincia di Rieti gode dei vincoli di protezione della Riserva naturale nella quale sono ubicati la maggior parte dei territori di caccia. Purtroppo la presenza di una strada bianca che attraversa la gola e passa a 200 metri dal nido costituisce una minaccia seria, anche se indiretta, per la nuova coppia, potendo attirare i soliti curiosi indisciplinati che spesso fanno gli stessi danni dei bracconieri.
Comunque noi di Altura vigileremo perché ciò non accada e ciò anche grazie a un accordo di collaborazione tradottosi in una Convenzione appena stipulata fra l’associazione e la Riserva stessa.
Tanti auguri quindi alla giovane aquila!
(foto di Maurizio Rossi)